SICUREZZA ..NO PROBLEM
UN grande “corso sicurezza” in collaborazione con Francesco Escofier istruttore subacqueo ed Edo dell’Havana vela.
Dopo il discorso di apertura del Comandante Ferrari della Capitaneria di Porto di Varazze, si inizia con la “odiosapesantecostosazatteraconscadenza biennale “,
perfetta apertura ben che scaduta da 5 anni si passa al controllo dotazioni contenute all’interno :coltello, acqua, gallette, fuochi, pila, batterie, pillole mal di mare, ami e filo per pescare, copertine termiche disco solare per segnali luminosi e tante cose ancora , tutti controllano stupiti, nessuno immaginava del reale contenuto, della perfetta ubicazione
del tutto con logica quasi maniacale,.
Tutti provano a salirvi a bordo, ad immaginare la vita in un cubo alla deriva, la lotta col mare il freddo, il razionamento dei viveri, l’acqua e il controllo “il lidear il responsabile”.
Si finisce con lo prova giubbotto autogonfiabile… fantastico 3 secondi all’apertura e sostentamento
Si continua col recupero uomo a mare l’uso delle drizze per recuperarlo, col problema onde, l’accosto, a turno si provano le procedure.
Alle 14.30 ci si posiziona sulle coordinate assegnateci dalla Capitaneria per lo sparo dei fuochi, si leggono le istruzioni, si inizia col razzo a paracadute ci si munisce di guanti
e….non parte…nessuna ispezione tipo “guardo dentro”, lo si annega nel secchio con la massima cautela:)-
Il secondo tentativo pieno successo, è incredibile l’accelerazione, in un attimo lo vediamo arrivare sui 250 mt di altezza, l’apertura del paracadute e il suo bruciare nella lenta discesa.
All’ arrivare velocissimo di un gommone, spieghiamo loro dell’esercitazione e li ringraziamo dell’intervento, riprendiamo col fuoco scintillante per finire col fumogeno.
Riparliamo sulle misure di sicurezza e di cautela da adoperare per evitare di uccidere l’amico nel tentativo di sopprimere la suocera.
A terra il Francesco, spiega col manichino gli interventi per rianimare una persona, dei primi soccorsi da effettuare, del defibrillatore e la giornata vola al suo termine.
Tutti stanchi ma paghi dei dubbi dissolti delle paure finalmente o quasi rimosse, la serata termina tra pizze cene e brande.
Alla mattina si parte con in banchina, la messa in uso del secondo strallo, in tessile (spektra un materiale che a parità di diametro ha la stessa resistenza alla trazione dell’acciaio) e montaggio della tormentina per tempi duri.
L’uscita in mare vede un gruppo perfettamente equipaggiato di giubbotti autogonfiabili e life line, iniziamo con un cambio vela a prua riduzione randa a poppa, ripetuti a turno,
poi il rientro in un mare liscio come un biliardo ed sole caldissimo.
In banchina dopo un panino, si simula un recupero drizza con issata uomo col banzico e doppia cima , poi sostituzione girante, filtri, spurgo pompa gasolio, prese a mare,
termici; il fine giornata vede dei marinai pronti ad affrontare i “ pericoli “ di una navigazione in perfetta coscienza e sicurezza…..
Un caro saluto
Alfonso